I MIEI COMANDAMENTI :

1- PARLA SOLO DI QUELLO CHE PUOI TOCCARE CON MANO O CON L'ANIMA
2- USA PAROLE SEMPLICI IN MODO CHE TUTTI POSSANO CAPIRE
3- RAGIONA SEMPLICE, è IL MODO PIU' EFFICACE DI CAPIRE E FAR CAPIRE
4- NON CERCARE DISCEPOLI, MA SIMILI A TE
5- AMA SENZA CHIEDERE NULLA IN CAMBIO
6- NON ODIARE CHI TI FA DEL MALE, MA COLMALO DELLA TUA INDIFFERENZA
7- ELIMINA DAL TUO CORPO OGNI TIPO DI RABBIA
8- NON ACCETTARE PROVOCAZIONI DIALETTICHE, MA TRAMUTA LA MERDA IN FIORI
9- USA IL SORRISO COME STRUMENTO DI DIFESA DAL MONDO
10- SII TE STESSO IN OGNI OCCASIONE

Nella via dei semplici, strada che seguo da molto tempo, il modo di comunicare i sentimenti è diverso, senza giri di parole, viene ad essere tutto immediato, sia per i positivi, che per i negativi.
Il miglior modo di facilitarci la vita è la sincerità, uno stato che si raggiunge con molto esercizio, e mettendo in gioco se stessi nel modo più totale possibile.
Rimane da chiedersi, se tutto ciò sia il modo giusto di vivere ?
Esistono.fondamentalmente, almeno due sentimenti che non si possono contenere al proprio interno, l'amore e l'odio, troppo potenti per non esplicitarsi al mondo esterno, troppo forti per tollerare mezze misure, la serenità si raggiunge se le energie create da queste situazioni sono fatte uscire subito.
Il "gioco" della sincerità, in ogni aspetto della vita, condito di immediatezza e sorriso, evita di infilarsi in vicoli ciechi, fatti di incomprensioni e sbagli, e ci porta ad avere una possibilità in più di realizzare noi stessi, ed è lo strumento principe per allontanare la cattiveria degli altri.
Il nostro equilibro psicofisico è influenzato da questo modo di vivere, io l'ho sperimentato sulla mia persona, e ho pure sperimentato la grande forza del sorriso, da restituire, a chiunque, anche a chi ti sta facendo del male, come mezzo di superiorità morale e interiore.
Fabio Finotti

Si cammina, pur stando fermi, il pensiero non tollera paletti e confini
Si spazia dal reale all'assurdo, nello scorrere di pochi istanti
Si scalzano i pregiudizi dati dalla nostra educazione
Ci si rende mille volte diversi
Si cresce o si ritorna fanciulli
Questo è il viaggio dell'anima

Fabio Finotti

Come la Costa concordia, arenata sugli scogli dell' Isola del Giglio, nello scorso fine settimana, una madonna si è incagliata, ossequiosa, davanti la casa di un boss mafioso, trattasi ovviamente, di semplice simulacro, arrestato in quel luogo, dagli uomini, ottimi cristiani, ma anche ottimi mafiosi, in un connubio di religiosità e malaffare, che stenta a cessare, in certe zone d'Italia.
Non vi parlerò di mafie, non ne ho l'esperienza diretta, e nemmeno la cultura necessaria, ma di uomini e potere.
Quegli stessi omuncoli, proni alla cultura criminale, sono i primi a prendere la comunione in chiesa la domenica, e a finanziare le attività delle varie parrocchie, non lo dico io, ma eminenti istituzioni che hanno rilevato il fenomeno, quindi sostegno dell'attività ecclesiastica, che consente loro di avere una maggiore presa sulla popolazone.
Come dicevo, chiesa e mafia, si sostengono a vicenda, sopratutto dal punto di vista finanziario, basti ricordare la poca trasparenza dello Ior, istituto bancario che Papa Francesco sta profondamente riformando.
Grande rilevanza è venuta ad assumere la scomunica ai mafiosi dell'attuale Pontefice, un gesto coraggioso, volto ad allontanare i buoni cristiani dalle mele marce, e a ridurre il potere di questi, nelle comunità di appartenenza, anche se mi chiedo quale valenza concreta verrà ad assumere.
Notizia del tg2 di ieri, molti mafiosi, nel carcere di Larino, si rifiutano di seguire le funzioni religiose, dopo la dichiarazione del Papa, offesi e decurtati di potere, questi "mammasantissima" stanno dimostrando paura, di perdere autorità sulla popolazione, o forse un grande risentimento, verso il tradimento di un'istituzione che, storicamente li ha sempre appoggiati.

Quanti dolori nelle nostre vite, molto spesso fisici, basti pensare a tutte quelle persone in attesa di un miracolo, nelle corsie degli ospedali, quanta tenerezza mi ispira la loro condizione, e anche una rabbia impotente, specie quando si tratta di bambini, il solo pensare che non potranno, probabilmente, crescere e gustare le gioie della vita, annichilisce il mio essere.
Comunque, oggi l'argomento riguarda la dimensione interiore dell'uomo, tema difficile da trattare in poche righe, anche perchè il tipo di arma che le provoca può essere il più disparato, dall'amore all'amicizia, ogni rapporto può far male, e, cosa importante, far cambiare il nostro modo di comportarci.
Il vero rischio è snaturare noi stessi, delusione dopo delusione, chiudendoci al mondo esterno, evitando il confronto con gli altri, paura e diffidenza, sono mali difficili da vincere, e allontanano da una possibile felicità.
Certi traumi rimangono per sempre, e non esiste nessuno che può dirvi qual è il modo migliore per affrontarli, bisogna conviverci, e non è detto che da loro non si possano trarre insegnamenti positivi, anzi dovrebbe essere la regola, anche se non la vedo molto applicata intorno a me.

Troppa gente, quando scrive, o parla, cita a sproposito i grandi pensatori antichi, molte volte il loro pensiero viene travisato, inserito in contesti non propri, o usato strumentalmente, per sostenere idee che non sono forti, ma necessitano di un appoggio autorevole.
Veramente un vizio censurabile, e che molti stentano a riconoscere; Personalmente preferisco che i miei piccoli articoli siano interamente farina del mio sacco, chi non ha i mezzi mentali per farlo, forse farebbe meglio a dedicarsi ad altro sport.
In ogni caso, oggi mi preme parlarvi della moralità, anche per questo ho scritto le righe sopra, per far capire che quello che scriverò è solo mio, scevro da ogni raffronto storico.
Vi siete mai chiesti chi è un individuo morale? io l'ho fatto diverse volte, e dopo attenta riflessione,ho scartato ogni concetto di stampo religioso, fuorviante ritenere morale il buon cristiano che segue i comandamenti, almeno dal mio punto di vista.
Per me è morale la persona che segue i suoi sentimenti e sa amare in modo sincero, anche contro le convenzioni sociali, a patto che l'esprimere i suoi sentimenti non venga a danneggiare altre persone ; E' morale chi segue una sua personale via di crescita interiore, basata sul rispetto di chi lo circonda, in definitiva, il vero individuo dotato di moralità, è quello in pace con tutti, e che non abbia danneggiato nessuno.
Rispetto a queste premesse, vien da concludere che nella nostra società non esite moralità.

Il tifoso del Napoli, ferito da un colpo di arma da fuoco, il giorno della finale di Coppa Italia, è ieri morto, ridando fuoco alla solita discussione sul calcio malato, in cui i tifosi, veri padroni del campo, possono permettersi ogni tipo di violenza, supportati dai vari club, che hanno bisogno di loro, e protetti da una parte dei media.
Cervelli malati, non li posso definire in altro modo, rotella di un sistema malato, in cui l'aggressività è divenuta un elemento di distinzione, sin dall'età scolare, basti ricordare i tanti episodi di bullismo, il gruppo si muove e ragiona in modo cattivo, trova i suoi leader, e punisce per divertirsi.
Sembra quasi un film di fantascienza, ma è la realtà dei fatti, indotta dal contesto sociale, che tollera, e in un certo modo apprezza chi è più cattivo, ritenendolo un individuo vincente, in questo modo la maleducazione è regola, e chi è educato e gentile, calpestato senza pietà.
La mia generazione è cresciuta mangiando pane e violenza, in tv, basti ricordare i cartoni animati degli anni '70, in cui il robot di turno sterminava il nemico, e in fondo non può ragionare in modo diverso, quello che mi chiedo, al solito, è come mai i ventenni di oggi siano ancora più assuefatti alla violenza, ma in fondo è una domanda facile a cui rispondere, dalla violenza finta dei cartoni amati si è passati a quella vera dei telegiornali, e a quella verosimile dei films, stesso discorso per la morale sessuale, ma di questo parleremo un altro giorno.

Ascoltare i discorsi degli Italiani delusi da una partita di calcio, passeggiando in centro città, in una fresca serata di inizio estate, proprio non mi pare il massimo, gente che impreca e si dispera per un gioco, mentre se ne frega altamente dei grandi temi della vita, ma in fondo è un vizio italico ricorrente.
Siamo un popolo superficiale e menefreghista, direi anche piuttosto maleducato, con uno scarsissimo senso civico, e che si informa veramente poco di quello che gli succede attorno, legge quasi nulla, e si ciba di tutta quei reality show, che sono la vera spazzatura mentale.
Ma queste sono cose note a voi che mi leggete, l'argomento di oggi sono i giovani, stasera ne ho visti molti a passeggio, quasi tutti mi davano l'impressione di avere lo sguardo vuoto, quasi non avessero una direzione per il futuro, in un mondo che offre loro decisamente poco,eppure mi sembra che manchi anche la voglia di osare,adagiati in una vita, in cui i genitori gli hanno dato tutto, non sanno essere grintosi, ed affrontare le sfighe che capitano ogni giorno.
Mi chiedo, che valori sapranno trasmettere ai loro figli, non certamente la voglia di lottare per essere migliori, la generazione dello smartphone e della playstation, vive di un agonismo e di una socialità distorta, in cui fantasia e realtà divengono troppo spesso la medesima cosa.
Forse sarebbemeglio fare un passo indietro, troppa tecnologia uccide il senso dell'originalità, nell'essere umano, e sostituire lo smartphone con una sana palla, e la playstation con il nascondino, sta nelle cose semplici la vera chiave della felicità, e della voglia di migliorarsi.

Sono un semplice, lo ammetto, e lo sento come uno dei miei punti di forza; Non essere schiavo del superfluo, e diretto con le persone, sia in modo postivo, che negativo, semplice nel vestire e nell'atteggiarmi, semplice nel ragionare.
Sono i ragionamenti semplici quelli veramente efficaci, esenti da ipocrisia e seghe mentali, non hanno la boria di piacere ad ogni costo, e non ti allontanano dalle persone in cui credi.
Non sono un parolaio, Dio me ne scampi, non ne sento il bisogno... la mia unica esigenza è piacere a me stesso.
Rifuggo quelle persone che tentano di convincermi dei loro argomenti senza ascoltare i miei, non hanno la maturità necessaria per parlare con me.... mi fanno schifo quelli che definisco i preti falsi, con in bocca citazioni del vangelo, per spiegare a noi stupidi la grande essenza della vita, e poi dietro l'angolo commettono le nefandezze più grandi.
Essere semplice attira molte critiche, sei fuori dal sistema vigliacco di questa nostra società, in cui conta l'esteriorità, e non come sei dentro, però hai un grande vantaggio, le poche persone che ti stanno vicino sono veramente quelle giuste, ed è un tesoro immenso, da gestire con saggezza e cuore.

lA CHIUSURA MENTALE è UNA DELLE COSE PIU' TRISTI, A MIO AVVISO, IN UN ESSERE UMANO, UN LIMITE DI IDEE MOLTO SPESSO INVALICABILE, CHE PORTA LE PERSONE A IDEE FISSE, DETERMINATE DA UNA MORALE RELIGIOSA MALATA, O DALLA COSTRUZIONE DI UN PROPRIO MONDO IDEALE, FASULLO E LUSINGHIERO, QUASI FOSSE UNA DROGA, PER CONTINUARE A VIVERE IN UN AMBIENTE CHE NON SI SOPPORTA PIU'.
ALLONTANA GLI AFFETTI VERI, CHE SCONTRANDOSI CON QUESTO TIPO DI SITUAZIONE, SOVENTE NON LA SANNO AFFRONTARE, E DECIDONO, CONFUSI ED IRRITATI, DI DIRIGERSI ALTROVE, LEDE NEL MONDO DEL LAVORO, E IN GENERALE IN TUTTI I RAPPORTI UMANI, VENENDO AD ESSERE UN MALE SOCIALE TROPPO SOTTOVALUTATO, ATTUALMENTE.
NON SONO UN MORALISTA, MA LO STILE DI QUESTO BLOG SARA' LA RICERCA DI QUELLA DUTTILITA' MENTALE CHE PORTI AD ESAMINARE LE COSE NEL MODO PIù IMPARZIALE POSSIBILE, NON CITERO' TESTI RELIGIOSI, ANCHE PERCHE IL MIO CONCETTO DI RELIGIONE NE PRESCINDE, IO CREDO NELL'UOMO E NELLE SUE POSSIBILITA', PERCIO' MEGLIO CITARE LE PAROLE DI UN GRANDE UOMO, CHE HA RIVOLUZIONATO IL MODO DI PENSARE.